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ZEROCAFFÈ: DAL LIBRO AL FILM DOCUMENTARIO

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Sopra: Francisco Vileda nella piantagione di Caffè Umami Area Honduras a Santa Rosa de Copan.
Above: 
Francisco Vileda at the coffee plantation Umami Area Honduras in Santa Rosa de Copan.

Foto di Michela Accerenzi, 2019

 

di Denis Guzzo

 

È stato stimato che ogni giorno nel mondo si bevano più di 2,25 miliardi di tazze di caffè; rese possibili da circa 25 milioni di coltivatori. Il caffè, come merce, è secondo solo al petrolio e pochissimi conoscono il suo intricato processo di produzione e commercio. Nel contesto della globalizzazione e della macroeconomia, il mercato del caffè si è sviluppato in modo esponenziale, proiettando le ombre lunghe del colonialismo in un paradosso chiamato mercato azionario.

Il documentario Zero Caffè condivide la stessa filosofia e missione del libro ZERO CAFFÈ, creato dagli caffesperti Andrej Godina e Sandro Bonacchi e curato da Aurora Castellani nel 2019. Il libro si propone di aumentare consapevolezza e portare cambiamento proteggendo i primi anelli della filiera del caffè: gli agricoltori, le loro comunità e i loro splendidi paesaggi. 

Il film è intenzionalmente intitolato come il libro per potenziare ed estendere la missione degli autori e della crescente comunità di professionisti e istituzioni che lavorano nella stessa direzione. È una storia di cooperazione internazionale tra Honduras e Italia. Dal seme alla tazzina finale, gli spettatori si scopriranno alla fine come appassionati agricoltori ed esperti di caffè; stanno unendo le forze per realizzare una filiera equa e sostenibile. 

ZERO CAFFÈ vuole essere un manifesto su come possiamo investire le nostre energie nella creazione del nuovo invece di limitarsi a combattere il vecchio. Con il percorso personale dei produttori attraverso decenni di dedizione e impegno, gli spettatori potranno realizzare quanta conoscenza e duro lavoro occorrono per produrre una buona tazza di caffè. Inoltre, il film crea un percorso di ricerca e disseminazione delle pratiche che già stanno portando cambiamenti positivi.

Il caffè è ormai un prodotto onnipresente, in tutto il mondo gli amanti del caffè stanno sviluppando un nuovo approccio, investendo nelle relazioni umane e nello sviluppo della comunità rurali. I programmi educativi, i viaggi alle origini, il commercio diretto e la trasparenza mirano a onorare gli agricoltori che ci consegnano il frutto della loro passione e del loro duro lavoro.

Già da molti anni Godina e Bonacchi lavorano per offrire istruzione ai professionisti del settore. Sono consapevoli che la trasparenza nel commercio, la responsabilità sociale e ambientale può essere raggiunta solo insegnando e diffondendo i giusti valori. Il film rivela la loro visione per una ridistribuzione socialmente responsabile delle risorse nel mondo. Il modello di aziendale inclusivo di Umami Area Honduras evidenzierà anche come i “viaggi all’origine” siano diventati uno strumento essenziale e imprescindibile, implementato da questa nuova generazione di professionisti del caffè a livello internazionale.

 

Sotto: le versioni in Italiano e Inglese dello script ultimato | Denis Guzzo 2021.

 Sopra: Francisco Vileda ritratto con Andrej Godina durante l’edizione 2018 di TriestEspresso | Foto RomediaStudio
Above: Francisco Vileda portrayed with Andrej Godina duriong the 2018 edition of Triesteespresso.

 

Nel 1683, a Venezia apre il primo Caffè d’Europa e la prima macchina per caffè espresso viene brevettata a Milano nel 1901, Bonacchi e Godina contribuiscono ancora oggi a rafforzare e migliorare la cultura del caffè italiano in Italia e nel modo. 

L’unicità del film che intendiamo produrre risiede nella combinazione del patrimonio culturale dei due paesi coinvolti, Honduras e Italia; secoli di tradizioni e conoscenze degli agricoltori si uniscono con la tradizione italiana dell’espresso, il metodo di produzione più sorprendente, ormai diffuso in tutto il mondo come forma d’arte. 

Unendo le forze e sperimentando nuovi modelli aziendali, i nostri eroi e i loro alleati dimostreranno come sia possibile sfidare l’oscura ombra delle multinazionali e delle certificazioni obsolete. 

Il documentario aspira a diventare una pietra miliare in grado di portare soluzioni, informare gli agricoltori di tutto il mondo e arricchire la loro visione per le generazioni future. Grazie agli esempi mostrati durante il film, possiamo puntare alla trasparenza della filiera, la tracciabilità e lo sviluppo sociale. In questo modo, permettiamo ai produttori di investire in nuove infrastrutture, sistemi di irrigazione; migliorare le loro comunità, cosicché possano tramandare le loro conoscenze a una nuova generazione di coltivatori e la permacultura.

Nell’ottobre 2020 gli autori hanno lanciato il Manifesto ZERO CAFFÈ, che è ora al centro del progetto, supportato dalla piattaforma dedicata Zerocaffe.org. Il Manifesto, mira ad essere una vero appello alla filiera, fino a raggiungere i consumatori. La produzione del film si allinea con questi stessi valori, raccontando una storia di uguaglianza di genere, rispetto per le comunità rurali e il loro ambiente. 

Sopra: il team durante il lancio del Manifesto di Zero Caffè, Roma, 1 Ottobre 2020.

Il film sarà prodotto da una troupe honduregna (La Pulpe, Tegucigalpa), evitando il modello ricorrente di “colonializzazione mediatica” da parte dei paesi più ricchi. L’obiettivo è quello di realizzare un film avvincente, in grado di raggiungere il consumatore medio, e non solo i professionisti del caffè. 

Gli spettatori si renderanno conto che facendo le scelte giuste, possiamo diffondere la felicità in tutto il mondo, arricchendo la nostra vita con il piacere del gusto e, soprattutto, il godimento dell’anima.

Denis Guzzo | Ottobre 2020

INFORMAZIONI SULLA PRODUZIONE

Soggetto di: Denis Guzzo. Prodotto da La Pulpe (HN).
Consulenti soggetto: Michela Accerenzi, Sandro Bonacchi.
Consulente di ricerca: Andrej Godina.

Lingue: Inglese, Italiano e Spagnolo

Ricerca e scrittura soggetto ultimati: attualmente alla ricerca di sponsors ed ulteriori fondi. Volete saperne di più o siete interessati a partecipare come co-producers o sponsor? Contatteci!

 

It has been estimated that more than 2.25 billion cups of coffee are consumed in the world every day. Coffee is grown by an estimated 25 million farmers in more than 60 tropical countries, making it a key source of revenue for many developing nations. Coffee, as a commodity, is second only to oil, and very few know its intricate production process and trading. Within the context of globalization and macroeconomics, the coffee market has developed exponentially, casting the dark shadows of colonialism into a paradox called the stock market.
Zero Caffè  documentary film shares the same philosophy and mission with the book ZERO CAFFÉ , created by Italian coffee experts Andrej Godina and Sandro Bonacchi, curated by Aurora Castellani in 2019. The book aims to increase awareness and bring change by protecting the first links of the coffee supply chain: the farmers, their communities, and their beautiful landscapes.

 

The film is intentionally titled after the book to empower and extend the author’s mission and a growing community of professionals and institutions working in the same direction. It is a story of international cooperation between Honduras and Italy. From the seed to the final cup, viewers will finally discover how passionate farmers and coffee experts; are joining forces to achieve a sustainable and fair value chain.

ZERO CAFFÉ  wants to be a statement on how we can invest our energies in creating the new instead of fighting the old. Through the producer’s personal journey across decades of dedication, viewers will reach a new awareness by realising how much know-how and hard work goes into producing a good cup of coffee. Further, the film creates a path of research for those best practices that are bringing positive change.

 

Below: the Italian and English version of the script | Denis Guzzo 2021. 

Coffee has spread as an omnipresent commodity, while today; coffee lovers worldwide are developing a new approach that seeks to invest in human relationships and community development. Educational programs, origins trips, direct trade, and transparency aim today to praise the farmers who deliver the fruit of their passion and hard work to us. Godina and Bonacchi have been working to provide education for years now. They are aware that transparency in trade, social and environmental responsibility can only be achieved by spreading values, knowledge, and best practices. The film reveals their vision for a socially responsible redistribution of resources across the world. The inclusive business model of Umami Area Honduras will also highlight how’ Origins trips’ have become an essential tool; implemented by this new generation of coffee professionals internationally.

While the first Coffee Bar of Europe opened its doors in Venice in 1683 and the first espresso machine was patented in Milan in 1901, they are, to this day, contributing to empower and improve the Italian Coffee culture. In the context of the unique combination of cultural heritage from both countries, lays the unique legacy of the film we are producing. Centuries of traditions and know-how from the farmers will blend with the Italian tradition of the Espresso, the most striking brewing method, which is speeding worldwide as a form of art.

By joining forces and experimenting with new business models, our heroes and their allies will demonstrate how it’s possible to challenge the dark shadow of multinationals and obsolete certifications. The documentary aspires to become a milestone that can bring bottom-up solutions, inform farmers around the world, and enrich their vision for future generations. According to the new best practices shown during the film, we can empower transparency, traceability, and social development. By doing so, we are allowing producers to invest in new infrastructures, irrigation systems; improve their communities, and pass their knowledge to a new generation of growers who can implement permaculture.

In October 2020, the authors launched the ZERO CAFFÈ  Manifesto, which lays now at the heart of the project, supported by the dedicated platform Zerocaffe.org. The Manifesto, arranged towards the film’s conclusion, represents a ‘call to action’ along the value chain to reach the consumers. The film’s production aligns with these same values, telling a story of gender equality, respect for rural communities and their environment.

Above: Sandro Bonacchi, co-author of the book Zero Caffè, signing the first copies of their Manifesto during the launch on October 1st 2020.

The film will be produced on purpose by a Honduran crew (La Pulpe Tegucigalpa), avoiding the recurrent pattern of ‘media colonialization’ by more prosperous countries. The aim is that of creating a compelling film able to reach the average consumer, and not only the coffee professionals. Viewers will realize that by making the right choices, we can spread happiness around the world, enriching our lives with the pleasure of the taste and, most importantly, the enjoyment of the soul.

PRODUCTION INFO

Story development and script: Denis Guzzo. Produced by La Pulpe (HN).
Story consultants: Michela Accerenzi, Sandro Bonacchi.
Research consutant: Andrej Godina.

Languages: English, Italian, and Spanish

 

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